Quando si tratta del proprio futuro ciascuno è naturalmente portato a considerarlo spazio per le proprie scelte.
Non necessariamente scelte dichiarate o organizzate in un progetto di vita esplicito. Ciascuno si muove secondo proprie modalità, più o meno influenzate e radicate negli strati della cultura, nei valori della comunità, nelle consuetudini.
Per la persona con disabilità lo spazio per queste scelte è più vincolato, spesso addirittura non è riconosciuta alcuna possibilità di scelta per il suo vivere, in modo particolare per le persone che necessitano di un maggiore supporto assistenziale per le quali è messa in dubbio anche la possibilità di fare piccole scelte
quotidiane.
Sono i genitori ad essere chiamati a rispondere alla necessità di accompagnare la persona con disabilità nell’affrontare questi suoi desideri e aspirazioni, accompagnarla nella sua vita, anche quando l’età adulta è raggiunta e superata.
Il tema del “dopo di noi” è vissuto con forte preoccupazione dai genitori. E da tutti quelli che lo affrontano: è un tema complesso, che ci sfida ad andare oltre le nostre abitudini, a immaginare e a progettare insieme.
Nell’incontro del 23 febbraio abbiamo voluto presentare il frutto del confronto di questi due anni fra: Coordinamento Bergamasco Integrazione, Confcooperative, Consorzi di Cooperative sociali territoriali, CSA Coesi, come occasione di condivisione e per considerarne sviluppi concreti, anche attraverso l’articolazione
di successivi percorsi territoriali che verranno presentati.
Soprattutto si è considerato lo sviluppo di una responsabilità comunitaria sul tema del futuro delle persone con disabilità.
L’invito era quindi non solo per i genitori e le loro associazioni, ma ha coinvolto l’intera comunità composta da famiglie, Istituzioni, Cooperazione sociale e Volontariato, forme associate ed informali della società civile e religiosa della nostra provincia.

scarica il documento “Persone adulte con disabilità nella comunità”

locandina con programma del seminario del 23 febbraio